PIANO ANNUALE PER INCLUSIONE
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: |
n° 157 |
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) |
32 |
Ø minorati vista |
0 |
Ø minorati udito |
0 |
Ø Psicofisici |
32 |
2. disturbi evolutivi specifici |
|
Ø DSA |
81 |
Ø ADHD/DOP |
11 in comorbilità con DSA |
Ø Borderline cognitivo |
4 in comorbilità con DSA |
a. Altro |
|
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) BES |
33 |
Ø Socio-economico |
2 in comorbilità con BES |
Ø Linguistico-culturale |
7 N.A.I + 3 |
Ø Disagio comportamentale/relazionale |
6 in comorbilità con BES |
Ø Altro (istruzione domiciliare extracurricolare) |
1 |
Totali |
157 |
% su popolazione scolastica su 916 studenti |
17% |
N° PEI redatti dai GLO |
32 |
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria |
114 |
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria |
7 |
Per l’area alunni con DSA e altri BES
B. Risorse professionali specifiche |
Prevalentemente utilizzate in... |
|
Insegnanti di sostegno |
Attività individualizzate in piccolo gruppo |
sì |
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) |
no |
|
Assistente alla comunicazione |
Attività individualizzate di piccolo gruppo |
sì |
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) |
no |
|
Funzioni strumentali/coordinamento |
Referente inclusione |
sì |
Referenti di Istituto (disabilità, DSA,BES) |
Referente DSA |
sì |
Docenti di Potenziamento |
sì |
|
Psicopedagogisti e affini esterni/interni |
Esterni: ULSS/SIS/SIL e privati |
sì |
Docenti tutor |
PFI |
sì |
C. Coinvolgimento docenti curricolari |
Attraverso... |
||||||
Coordinatori di classe Docenti con specifica formazione Altri docenti |
Partecipazione al GLI |
sì |
|||||
Rapporti con le famiglie |
sì |
||||||
Tutoraggio alunni |
sì |
||||||
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva |
sì |
||||||
D. Coinvolgimento personale ATA |
Assistenza alunni disabili |
no |
|||||
Progetti di Inclusione |
no |
||||||
E. Coinvolgimento famiglie |
Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva |
sì |
|||||
Coinvolgimento in progetti di Inclusione |
sì |
||||||
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzionali deputate alla sicurezza. Rapporti CTS/CTI |
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità |
sì |
|||||
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sul disagio e simili |
sì |
||||||
Progetti territoriali integrati |
sì |
||||||
Rapporti CTS/CTI |
sì |
||||||
G. Rapporti con privato sociale e volontariato |
Progetti territoriali integrati |
no |
|||||
Progetti integrati a livello di singola scuola |
no |
||||||
Progetti a livello di reti di scuole |
no |
||||||
H. Formazione docenti |
Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe |
sì |
|||||
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva |
sì |
||||||
Didattica Interculturale/Italiano L2 |
no |
||||||
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) |
sì |
||||||
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, ecc.) |
sì |
||||||
Sintesi dei punti di forza e criticità rilevati*: |
0 |
1 |
2 |
3 |
4 |
||
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo |
X |
||||||
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti |
X |
||||||
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive |
X |
||||||
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola |
|||||||
X |
|||||||
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti |
X |
||||||
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione dell’attività educativa |
X |
||||||
Sviluppo del curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi |
X |
||||||
Valorizzazione delle risorse esistenti |
X |
||||||
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione |
X |
||||||
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo |
X |
||||||
*= 0:per niente; 1: poco; 2: abbastanza; 3: molto; 4:moltissimo |
|||||||
Il Piano per l’Inclusione essendo parte integrante del PTOF prevede la condivisione sia in termini progettualità che di finalità. Vengono qui di seguito esaminati i punti di forza e le criticità emerse relativamente agli interventi attuati nel corso del seguente anno scolastico.
Punti di forza |
Da potenziare |
Criticità |
PROPOSTE PER L’A.S. 2024-2025 |
Incremento del n. di alunni iscritti Collaborazione con il coordinatore di Dipartimento per l’Inclusione Collaborazione e disponibilità della segreteria didattica Collaborazione con i servizi socio-sanitari territoriali e con l’UAT soprattutto in merito a situazioni specifiche Disponibilità dei docenti di sostegno al mantenimento di un costante dialogo con la famiglia e con gli operatori Motivazione di alcuni docenti: partecipazione a corsi di formazione sulla didattica e sulle metodologie inclusive Aggiornamento protocollo PCTO per alunni con programmazione differenziata Creazione di un archivio per la modulistica del dipartimento accessibile ai docenti di inclusione Digitalizzazione della modulistica Creazione corso inclusione in Moodle che sarà implementato il prossimo a.s. |
Metodologie inclusive da adottare: lavori di gruppo, peer tutoring, ecc. Momenti di condivisione tra i docenti di sostegno e docenti curricolari relativamente alla programmazione (a causa anche dell’assegnazione tardiva delle cattedre) alle prove di verifica e valutazione per alunni con PEI curricolari o differenziati. Potenziare il rapporto col territorio ed il SIL Predisporre PDP in formato digitale anche per alunni stranieri (L2) |
Esiguità delle cattedre di sostegno con docenti di ruolo e nomine tardive dei docenti Docenti di sostegno senza abilitazione Scarsa continuità dei docenti del gruppo di Inclusione Difficoltà di contatti con i servizi a causa della scarsità di personale socio-sanitario Mancanza di operatori socio-sanitari in situazioni extrascolastiche per il supporto pomeridiano Carenza di spazi adeguati dovuti a lavori di ristrutturazione e presenza di barriere architettoniche |
Documentazione e condivisione di una raccolta di buone prassi inclusive. Predisporre una formazione trasversale a tutti i docenti per una didattica inclusiva che consenta di intervenire efficacemente con alunni che presentano disturbi o handicap gravi Snellire le procedure per la progettazione e condivisione dei PEI. |
Parte seconda. Obiettivi di incremento dell’Inclusività proposti per il prossimo anno |
1- Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Normativa di riferimento ➢ Legge Quadro 104/1992 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili; ➢ Linee guida MIUR 4 agosto 2009 “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”; ➢ Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8 “Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative. ➢ Direttiva ministeriale 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi ➢ specifici dell’apprendimento”; ➢ Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’Inclusione scolastica”; ➢ Legge 107 del 13 luglio 2015 “La Buona Scuola” (L’Inclusione); ➢ Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66: “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità” entrata in vigore il 31/05/2017 ➢ Decreto Legislativo n.96 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante: «Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, entrato in vigore il 2 settembre 2019 ➢ Decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 29 dicembre 2020, n. 182, con il quale sono definite le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativo individualizzato (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. ➢ Decreto interministeriale del 1 agosto 2023, n. 153 L’Istituto, in conformità con le politiche scolastiche e sociali inclusive e nel rispetto della normativa, pianifica, progetta e realizza attività di accoglienza e di intervento didattico per gli studenti che rientrano nell’area dello svantaggio scolastico o BES: alunni con difficoltà evolutiva di funzionamento in relazione all’ambito educativo e/o di apprendimento che necessitano un intervento speciale individualizzato. I bisogni degli studenti che presentano difficoltà richiedono, in maniera permanente o temporanea, il rispetto dei 5 pilastri dell’Inclusione: 1. L’Individualizzazione: percorsi differenziati per obiettivi comunicazione 2. La personalizzazione: (percorsi e obiettivi differenziati) 3. L’utilizzo di strumenti compensativi 4. L’impiego di misure dispensative 5. L’impiego funzionale ed efficace delle risorse umane, strumentali, materiali e finanziarie. In continuità con quanto progettato negli anni precedenti dall’Istituto e nell’ottica di favorire una piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione, nonché alla valorizzazione degli alunni con disabilità, viene predisposto il seguente Piano per l’Inclusività che si propone di promuovere una visione dell’inclusione condivisa che consenta di: - garantire un percorso formativo ed educativo che favorisca la crescita formativa e culturale; - attenzione ai punti di forza e di debolezza in un’ottica bio-psico-sociale; - valorizzazione dell’individualità e valorizzazione della diversità; - rimozione delle barriere che ostacolano la partecipazione alle attività scolastiche ed extrascolastiche; - miglioramento dell’offerta formativa ed educativa quale strumento di intervento contro la dispersione scolastica. Favorire: - la realizzazione di un ambiente e di un clima scuola accogliente; - l’acquisizione di competenze collaborative; - la risoluzione non violenta dei conflitti; - l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; - la promozione di pratiche inclusive attraverso una maggior collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante; - la predisposizione di ambienti di apprendimento inclusivi; - sensibilizzazione e collaborazione con le famiglie; -l’apertura e la collaborazione della scuola con il Territorio; - la documentazione didattica. L’area dello svantaggio scolastico si suddivide in: • Area della disabilità, certificata ai sensi della Legge 104/92. Prevede l’elaborazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) e la presenza di figure specifiche, quali l’insegnante di sostegno (con un numero di ore concesse dall’UST), un AEC o un OSS. • Area Disturbi Evolutivi Specifici (Legge 170/2010). In tale area rientrano gli alunni con DSA per i quali è obbligatorio predisporre un Piano Didattico Individualizzato (PDP) , ma anche, ad es., alunni con deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit della coordinazione motoria , deficit dell’attenzione e iperattività. Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale • Studenti stranieri di diverse minoranze etniche scarsamente integrati nel contesto locale (c.m. n.2 dell’8 gennaio 2010, “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”) • Studenti con un minimo di alfabetizzazione linguistica e con genitori che non parlano l’Italiano (c.m. n.2 dell’8 gennaio 2010, “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”) • Studenti impossibilitati alla frequenza scolastica per motivi di salute. Procedure e protocolli previsti per l’attuazione e il sostegno degli alunni con BES nel percorso iniziale di accoglienza e per tutta la durata del corso: Procedura 104/92, acquisita la certificazione, l’Istituto predispone la documentazione di rito mediante il GLO e monitora aggiornamenti e verifiche. Tale documentazione viene depositata nel fascicolo personale dello studente riservato dello studente. Procedura 170/2010: acquisita la certificazione, l’Istituto predispone la documentazione di rito mediante (PDP), coinvolgendo la famiglia e concordando colloqui mirati fino alla sottoscrizione comune della documentazione. Il Consiglio di classe attua quanto contenuto nel PDP, la documentazione viene depositata nel fascicolo personale dello studente. Procedura BES-2012: acquisita la segnalazione da parte dei Servizi e/o sulla base di un’oggettiva valutazione pedagogico-didattica, l’Istituto predispone un PDP, concordato da Consiglio e famiglia. Entrambe le azioni possono avvenire durante il corso dell’anno scolastico e avere carattere temporaneo. La documentazione di rito mediante La documentazione viene depositata nel fascicolo personale dello studente. Risorse interne: 1. Il Dirigente scolastico: • definisce la struttura organizzativa e di gestione delle azioni in risposta ai bisogni espressi in particolare dagli studenti con BES • garantisce e vigila sull’applicazione della normativa e della legislazione vigente in termini di Inclusione • promuove una politica dell’integrazione e dell’Inclusività trasversalmente a tutte le figure presenti nella scuola • sostiene, monitora e valida le azioni di protocollo (riferite a procedure normative e didattiche) che avviano e seguono lo studente nel percorso scolastico intrapreso • sostiene, monitora e valida le risorse dedicate agli studenti con BES (organici, assegnazioni docenti, ecc.) • convoca e presiede i GLO e i GLI • promuove progetti di formazione per i docenti 2. La Funzione strumentale per l’attività di Inclusione scolastica (BES certificazione L.104/92): • coordina il Dipartimento di Inclusione e lo rappresenta nelle sedi Istituzionali su delega del DS. • partecipa alle riunioni del GLO (programmazione, monitoraggio, verifica) per gli studenti certificati e assicura la continuità per gli studenti in ingresso, anche provenienti da altre scuole • assiste, su richiesta, gli insegnanti di Inclusione e curricolari e ne coordina le azioni e gli adempimenti. • detiene i rapporti con i soggetti scolastici e gli enti esterni partecipi al processo inclusivo dell’Istituto. • Cura i rapporti con le famiglie. 3. La Funzione strumentale DSA e altre difficoltà di apprendimento (certificazione 170/2010 + BES generici): • provvede alla convocazione degli specialisti e dei genitori al Consiglio di classe , su esplicita richiesta della famiglia • informa e offre consulenza ai colleghi sulla normativa relativa agli alunni con BES e sulle strategie metodologiche e didattiche opportune • cura la documentazione relativa agli alunni con BES • redige e aggiorna periodicamente l’elenco degli alunni con DSA 4. Docenti per le attività di Inclusione scolastica- Dipartimento. Composizione del gruppo: Dirigente scolastico, Funzione strumentale integrazione-inclusione, docenti per l’Inclusione. Ciascun docente è referente degli studenti-classe assegnati. Compiti e funzioni: promuove il processo di Inclusione • predisposizione della documentazione educativo-didattica: PEI, PDF, PDP, altro • predisposizione programmazione e interventi educativo-didattici e valutazione • gestione rapporti con il Consiglio di classe e con altri insegnanti curricolari • gestione rapporti scuola-famiglia • gestione con soggetti esterni coinvolti • documentazione agli atti (fascicolo personale dello studente) • partecipazione ai gruppi di lavoro istituzionali • proposta ipotesi di assegnazione docenti-classi nel rispetto dei criteri deliberati dal Collegio Docenti e della continuità dell’azione formativa • elaborazione dell’orario scolastico dipartimentale (prima forma di pianificazione didattica) • coordinamento di possibili azioni con il SIL -Servizio Integrazione Lavorativa • predisposizione, con il contributo degli insegnanti curricolari, del materiale didattico e della modulistica • condivisione di buone pratiche • contributo alla redazione di una proposta di Piano annuale d’Istituto per l’Inclusività • cura i rapporti con gli specialisti e gli operatori che affiancano gli alunni disabili 5. Coordinatore di classe • coordina la predisposizione e la condivisione del PDP (Piano Didattico Personalizzato), infine lo deposita agli atti • comunica gli esiti del PDP alla famiglia e ai soggetti interessati, dopo che il Consiglio di classe ne ha monitorato l’andamento durante il corso dell’anno scolastico • condivide il PDP con la famiglia 6. Personale ATA e Segreteria: • amministra la documentazione del fascicolo personale studente • pianifica e monitora scadenzari e tempistiche degli impegni amministrativi rispetto al percorso scolastico dello studente • cura i rapporti amministrativi scuola-famiglia e Servizi in riferimento agli incontri programmati • assiste le famiglie nelle pratiche burocratiche • raccoglie, archivia la documentazione prescritta, anche relativamente alla precedente scolarità.
7. Organi collegiali: - Collegio Docenti: • discute e delibera il “Piano annuale dell’Inclusività” • all’inizio del primo periodo dell’ a.s. concorda e delibera obiettivi e azioni allineate con percorsi di Inclusione; • al termine dell’anno scolastico ne verifica i risultati - Consiglio di Classe: • sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e dell’eventuale diagnosi clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia indica l’opportunità per l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di strumenti compensativi e misure dispensative • segnala gli studenti con BES e predispone la programmazione di attività didattiche inclusive in base ai bisogni dello studente e della classe e nella quale segnala interventi di individualizzazione o di personalizzazione • comunica con la famiglia e con altre figure coinvolte • predispone il PDP come previsto da L.170/2010 e direttiva MIUR del 27.12.2013 • elabora il PEI in presenza di certificazioni di disabilità (L.104/1992) • nel corso dell’anno monitora il piano di studi personalizzato • il coordinatore ne comunica gli esiti alla famiglia. -GLO -Gruppo di Lavoro Operativo- (per ciascun alunno con certificato L.104/92) • definisce, redige il PEI e ne monitora l’applicazione • verifica il processo di Inclusione dello studente-classe • valuta e quantifica le ore di sostegno e altre misure o figure di supporto • predispone i previsti aggiornamenti/revisioni della documentazione - GLI -Gruppo di Lavoro per l’Inclusione: • definisce il PAI; • supporta i docenti e i consigli di classe per l’attuazione dei PEI; • presentazione a fine anno di una valutazione complessiva degli interventi di inclusione con proposte di iniziative da rivolgere al Collegio Docenti.
I Disturbi Specifici di Apprendimento si dividono in: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia e riguardano abilità specifiche dell’apprendimento in alunni con capacità intellettive adeguate all’età. Il PDP definisce, monitora e documenta, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educative e didattiche messe in atto per un percorso individualizzato e personalizzato predisponendo strumenti compensativi e dispensativi, così come previsto dalla Legge 170/92. L’attivazione del PDP presuppone la delibera del Consiglio di classe, la firma del Dirigente, dei docenti, della Referente e della famiglia. Le procedure di redazione del PDP per alunni con DSA accertati e di individuazioni di alunni a rischio sono gestite dal Coordinatore di classe. Obiettivi • acquisizione di un maggior grado di consapevolezza dell’alunno con DSA o con BES e delle sue necessità • conoscenza e utilizzo di strategie e strumenti efficaci al successo scolastico • condivisione e gestione della problematica in relazione al disagio provato dall’alunno e dall’eventuale senso di inadeguatezza dell’insegnante Redazione del PDP Viene utilizzato il modello indicato dalla Referente per alunni con DSA. Famiglia • Inoltrata la documentazione alla segreteria didattica all’atto dell’iscrizione o alla produzione della diagnosi, con o senza la richiesta di PDP. • L’assunzione di corresponsabilità del progetto educativo-didattico avviene nel momento della sottoscrizione. Segreteria didattica • Informa le famiglie della possibilità di richiedere un PDP alla consegna della documentazione • informa i docenti dell’arrivo di una diagnosi e/o di una segnalazione dei servizi e dei certificati degli alunni. Dirigente scolastico • prende visione dei PDP e li firma
Individuazione: • Il Consiglio di classe esamina la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia • Il Consiglio di classe contatta la famiglia qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dello studente Predisposizione PDP • Il Consiglio di classe predispone gli interventi educativo- didattici e le misure dispensative e compensative che ritiene opportune al processo inclusivo • in assenza di certificazione il Consiglio di classe motiverà le decisioni assunte sul piano didattico e pedagogico. Il coordinatore può richiedere la consulenza di un esperto. • Il Consiglio di classe delibera l’attivazione del PDP • L’attivazione del PDP avviene solo in accordo con la famiglia • in caso di rifiuto la famiglia sottoscrive la non accettazione del Piano
Tale tipologia di BES andranno individuate sulla base di elementi oggettivi.
Nel caso di alunni non madrelingua italiana e che non abbiano frequentato almeno 4 anni di scuola in Italia, il gruppo di lavoro di Intercultura redige uno specifico Protocollo di Accoglienza (sulla base della normativa vigente e sulla Dichiarazione dei Diritti Umani): Fase I: Segreteria: • assistenza alla famiglia nella compilazione della modulistica scolastica • raccolta documentazione relativa alla precedente scolarità • comunicazione al DS e al Gruppo interessato dell’avvenuta iscrizione Fase II Inserimento a scuola • Incontro presso la sede centrale dell’Istituto tra famiglia, DS e/o Gruppo Intercultura per raccogliere informazioni biografiche necessarie all’inserimento e all’integrazione nel nuovo contesto • compilazione del fascicolo personale • scelta del Plesso e accordo relativo alla data di inizio frequenza. Fase III Inserimento nella classe • Incontro tra famiglia, alunno e coordinatore di classe • presentazione alla classe nel momento dell’accoglienza • valutazione delle competenze linguistiche e trasversali • raccolta osservazioni e risultati prove per la stesura di una programmazione didattica • Eventuale attivazione di progetti L2 con insegnanti formati e di plesso
|
Elaborato dal GLI in data 06.06.2024
Deliberato dal Collegio Docenti in data 14.06.2024