PIANO ANNUALE PER INCLUSIONE

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A.    Rilevazione dei BES presenti:

n° 157

1.     disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

32

Ø  minorati vista

0

Ø  minorati udito

0

Ø  Psicofisici

32

2.     disturbi evolutivi specifici

 

Ø  DSA

81

Ø  ADHD/DOP

11 in comorbilità con DSA

Ø  Borderline cognitivo

4 in comorbilità con DSA

a.     Altro

 

3.     svantaggio (indicare il disagio prevalente) BES

33

Ø  Socio-economico

2 in comorbilità con BES

Ø  Linguistico-culturale

7 N.A.I + 3

Ø  Disagio comportamentale/relazionale

6 in comorbilità con BES

Ø  Altro (istruzione domiciliare extracurricolare)

1

Totali

157

% su popolazione scolastica su 916 studenti

17%

N° PEI redatti dai GLO

32

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

114

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

7

Per l’area alunni con DSA e altri BES

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in...

 

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate in piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

no

Assistente alla comunicazione

Attività individualizzate di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

no

Funzioni strumentali/coordinamento

Referente inclusione

Referenti di Istituto (disabilità, DSA,BES)

Referente DSA

Docenti di Potenziamento

 

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Esterni: ULSS/SIS/SIL e privati

Docenti tutor

PFI

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso...

   

Coordinatori di classe

 Docenti con specifica formazione

Altri docenti

Partecipazione al GLI

 

Rapporti con le famiglie

 

Tutoraggio alunni

 

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

 

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili

no

 

Progetti di Inclusione

no

 

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

 

Coinvolgimento in progetti di Inclusione

 

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzionali deputate alla sicurezza. Rapporti CTS/CTI

Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

 

Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sul disagio e simili

 

Progetti territoriali integrati

 

Rapporti CTS/CTI

 

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati

no

 

Progetti  integrati a livello di singola scuola

no

 

Progetti a livello di reti di scuole

no

 

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe

 

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

 

Didattica Interculturale/Italiano L2

no

 

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

 

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, ecc.)

 

Sintesi dei punti di forza e criticità rilevati*:

0

1

2

3

4

 

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

 

X

       

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

 

X

       

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

   

X

     

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

   

X

     

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

   

X

     

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione dell’attività educativa

   

X

     

Sviluppo del curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

     

X

   

Valorizzazione delle risorse esistenti

   

X

     

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

   

X

     

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

     

X

   

*= 0:per niente; 1: poco; 2: abbastanza; 3: molto; 4:moltissimo

 
               

Il Piano per l’Inclusione essendo parte integrante del PTOF prevede la condivisione sia in termini progettualità che di finalità. Vengono qui di seguito esaminati i punti di forza e le criticità emerse relativamente agli interventi attuati nel corso del seguente anno scolastico.

Punti di forza

Da potenziare

Criticità

PROPOSTE PER L’A.S. 2024-2025

Incremento del n. di alunni iscritti

Collaborazione con il coordinatore di Dipartimento per l’Inclusione

Collaborazione e disponibilità della segreteria didattica

Collaborazione con i servizi socio-sanitari territoriali e con l’UAT soprattutto in merito a situazioni specifiche

Disponibilità dei docenti di sostegno al mantenimento di un costante dialogo con la famiglia e con gli operatori

Motivazione di alcuni docenti: partecipazione a corsi di formazione sulla didattica e sulle metodologie inclusive

Aggiornamento protocollo PCTO per alunni con programmazione differenziata

Creazione di un archivio per la modulistica del dipartimento accessibile ai docenti di inclusione

Digitalizzazione della modulistica

Creazione corso inclusione in Moodle che sarà implementato il prossimo a.s.

Metodologie inclusive da adottare: lavori di gruppo, peer tutoring, ecc.

Momenti di condivisione tra i docenti di sostegno e docenti curricolari relativamente alla programmazione (a causa anche dell’assegnazione tardiva delle cattedre) alle prove di verifica e valutazione per alunni con PEI curricolari o differenziati.

Potenziare il rapporto col territorio ed il SIL

Predisporre PDP in formato digitale anche per alunni stranieri (L2)

Esiguità delle cattedre di sostegno con docenti di ruolo e nomine tardive dei docenti

Docenti di sostegno senza abilitazione

Scarsa continuità dei docenti del gruppo di Inclusione

Difficoltà di contatti con i servizi a causa della scarsità di personale socio-sanitario

Mancanza di operatori socio-sanitari in situazioni extrascolastiche per il supporto pomeridiano

Carenza di spazi adeguati dovuti a lavori di ristrutturazione e presenza di barriere architettoniche

Documentazione e condivisione di una raccolta di buone prassi inclusive.

Predisporre una formazione trasversale a tutti i docenti per una didattica inclusiva che consenta di intervenire efficacemente con alunni che presentano disturbi o handicap gravi

Snellire le procedure per la progettazione e condivisione dei PEI.

Parte seconda. Obiettivi di incremento dell’Inclusività proposti per il prossimo anno

1- Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Normativa di riferimento

➢    Legge Quadro 104/1992 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili;

➢    Linee guida MIUR 4 agosto 2009 “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”;

➢    Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8 “Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative.

➢    Direttiva ministeriale 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi

➢    specifici dell’apprendimento”;

➢    Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’Inclusione scolastica”;

➢    Legge 107 del 13 luglio 2015 “La Buona Scuola” (L’Inclusione);

➢    Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66: “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità” entrata in vigore il 31/05/2017

➢    Decreto Legislativo n.96 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante: «Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, entrato in vigore il 2 settembre 2019

➢     Decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 29 dicembre 2020, n. 182, con il quale sono definite le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativo individualizzato (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche.

➢    Decreto interministeriale del 1 agosto 2023, n. 153

L’Istituto, in conformità con le politiche scolastiche e sociali inclusive e nel rispetto della normativa, pianifica, progetta e realizza attività di accoglienza e di intervento didattico per gli studenti che rientrano nell’area dello svantaggio scolastico o BES: alunni con difficoltà evolutiva di funzionamento in relazione all’ambito educativo e/o di apprendimento che necessitano un intervento speciale individualizzato.

I bisogni degli studenti che presentano difficoltà richiedono, in maniera permanente o temporanea, il rispetto dei 5 pilastri dell’Inclusione:

1.     L’Individualizzazione: percorsi differenziati per obiettivi comunicazione

2.     La personalizzazione: (percorsi e obiettivi differenziati)

3.     L’utilizzo di strumenti compensativi

4.     L’impiego di misure dispensative

5.     L’impiego funzionale ed efficace delle risorse umane, strumentali, materiali e finanziarie.

In continuità con quanto progettato negli anni precedenti dall’Istituto e nell’ottica di favorire una piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione, nonché alla valorizzazione degli alunni con disabilità, viene predisposto il seguente Piano per l’Inclusività che si propone di promuovere una visione dell’inclusione condivisa che consenta di:

- garantire un percorso formativo ed educativo che favorisca la crescita formativa e culturale;

- attenzione ai punti di forza e di debolezza in un’ottica bio-psico-sociale;

- valorizzazione dell’individualità e valorizzazione della diversità;

- rimozione delle barriere che ostacolano la partecipazione alle attività scolastiche ed extrascolastiche;

-  miglioramento dell’offerta formativa ed educativa quale strumento di intervento contro la dispersione scolastica.

Favorire:

- la realizzazione di un ambiente e di un clima scuola accogliente;

- l’acquisizione di competenze collaborative;

- la risoluzione non violenta dei conflitti;

- l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;

- la promozione di pratiche inclusive attraverso una maggior collaborazione fra tutte le componenti della comunità          educante;

- la predisposizione di ambienti di apprendimento inclusivi;

- sensibilizzazione e collaborazione con le famiglie;

-l’apertura e la collaborazione della scuola con  il Territorio;

- la documentazione didattica.

L’area dello svantaggio scolastico si suddivide in:

•    Area della disabilità, certificata ai sensi della Legge 104/92. Prevede l’elaborazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) e la presenza di figure specifiche, quali l’insegnante di sostegno (con un numero di ore concesse dall’UST), un AEC o un OSS.

•    Area Disturbi Evolutivi Specifici (Legge 170/2010). In tale area rientrano gli alunni con DSA per i quali è obbligatorio predisporre un Piano Didattico Individualizzato (PDP) , ma anche, ad es., alunni con deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit della coordinazione motoria , deficit dell’attenzione e iperattività.

Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale

•    Studenti stranieri di diverse minoranze etniche scarsamente integrati nel contesto locale (c.m. n.2 dell’8 gennaio 2010, “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”)

•    Studenti con un minimo di alfabetizzazione linguistica e con genitori che non parlano l’Italiano (c.m. n.2 dell’8 gennaio 2010, “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”)

•    Studenti impossibilitati alla frequenza scolastica per motivi di salute.

Procedure e protocolli previsti per l’attuazione e il sostegno degli alunni con BES nel percorso iniziale di accoglienza e per tutta la durata del corso:

Procedura 104/92, acquisita la certificazione, l’Istituto predispone la documentazione di rito mediante il GLO e monitora aggiornamenti e verifiche. Tale documentazione viene depositata nel fascicolo personale dello studente riservato dello studente.

Procedura 170/2010: acquisita la certificazione, l’Istituto predispone la documentazione di rito mediante (PDP), coinvolgendo la famiglia e concordando colloqui mirati fino alla sottoscrizione comune della documentazione. Il Consiglio di classe attua quanto contenuto nel PDP, la documentazione viene depositata nel fascicolo personale dello studente.

Procedura BES-2012: acquisita la segnalazione da parte dei Servizi e/o sulla base di un’oggettiva valutazione pedagogico-didattica, l’Istituto predispone un PDP, concordato da Consiglio e famiglia. Entrambe le azioni possono avvenire durante il corso dell’anno scolastico e avere carattere temporaneo. La documentazione di rito mediante

La documentazione viene depositata nel fascicolo personale dello studente.

Risorse interne:

1. Il Dirigente scolastico:

•     definisce la struttura organizzativa e di gestione delle azioni in risposta ai bisogni espressi in particolare dagli studenti con BES

•     garantisce e vigila sull’applicazione della normativa e della legislazione vigente in termini di Inclusione

•    promuove una politica dell’integrazione e dell’Inclusività trasversalmente a tutte le figure presenti nella scuola

•    sostiene, monitora e valida le azioni di protocollo (riferite a procedure normative e didattiche) che avviano e seguono lo studente nel percorso scolastico intrapreso

•    sostiene, monitora e valida le risorse dedicate agli studenti con BES (organici, assegnazioni docenti, ecc.)

•    convoca e presiede i GLO e i GLI

•     promuove progetti di formazione per i docenti

2. La Funzione strumentale per l’attività di Inclusione scolastica (BES certificazione L.104/92):

•     coordina il Dipartimento di Inclusione e lo rappresenta nelle sedi Istituzionali su delega del DS.

•    partecipa alle riunioni del GLO (programmazione, monitoraggio, verifica) per gli studenti certificati e assicura la continuità per gli studenti in ingresso, anche provenienti da altre scuole

•    assiste, su richiesta, gli insegnanti di Inclusione e curricolari  e ne coordina le azioni e gli adempimenti.

•    detiene i rapporti con i soggetti scolastici e gli enti esterni partecipi al processo inclusivo dell’Istituto.

•     Cura i rapporti con le famiglie.

3. La Funzione strumentale DSA e altre difficoltà di apprendimento (certificazione 170/2010 + BES generici):

•     provvede alla convocazione degli specialisti e dei genitori al Consiglio di classe , su esplicita richiesta della famiglia

•     informa e offre consulenza ai colleghi sulla normativa relativa agli alunni con BES e sulle strategie metodologiche e didattiche opportune

•     cura la documentazione relativa agli alunni con BES

•     redige e aggiorna periodicamente l’elenco degli alunni con DSA

4. Docenti per le attività di Inclusione scolastica- Dipartimento.

Composizione del gruppo: Dirigente scolastico, Funzione strumentale integrazione-inclusione, docenti per l’Inclusione. Ciascun docente è referente degli studenti-classe assegnati.

Compiti e funzioni:

promuove il processo di Inclusione

•    predisposizione della documentazione educativo-didattica: PEI, PDF, PDP, altro

•     predisposizione programmazione e interventi educativo-didattici e valutazione

•     gestione rapporti con il Consiglio di classe e con altri insegnanti curricolari

•     gestione rapporti scuola-famiglia

•     gestione con soggetti esterni coinvolti

•     documentazione agli atti (fascicolo personale dello studente)

•     partecipazione ai gruppi di lavoro istituzionali

•     proposta ipotesi di assegnazione docenti-classi nel rispetto dei criteri deliberati dal Collegio Docenti e della continuità dell’azione formativa

•     elaborazione dell’orario scolastico dipartimentale (prima forma di pianificazione didattica)

•     coordinamento di possibili azioni con il SIL -Servizio Integrazione Lavorativa

•     predisposizione, con il contributo degli insegnanti curricolari, del materiale didattico e della modulistica

•     condivisione di buone pratiche

•    contributo alla redazione di una proposta di Piano annuale d’Istituto per l’Inclusività

•     cura i rapporti con gli specialisti e gli operatori che affiancano gli alunni disabili

5. Coordinatore di classe

•    coordina la predisposizione e la condivisione del PDP (Piano Didattico Personalizzato), infine lo deposita agli atti

•     comunica gli esiti del PDP alla famiglia e ai soggetti interessati, dopo che il Consiglio di classe ne ha monitorato l’andamento durante il corso dell’anno scolastico

•     condivide il PDP con la famiglia

6. Personale ATA e Segreteria:

•     amministra la documentazione del fascicolo personale studente

•     pianifica e monitora scadenzari e tempistiche degli impegni amministrativi rispetto al percorso scolastico dello studente

•     cura i rapporti amministrativi scuola-famiglia e Servizi in riferimento agli incontri programmati

•     assiste le famiglie nelle pratiche burocratiche

•     raccoglie, archivia la documentazione prescritta, anche relativamente alla precedente scolarità.

 

7. Organi collegiali:

- Collegio Docenti:

•     discute e delibera il “Piano annuale dell’Inclusività”

•     all’inizio del primo periodo dell’ a.s. concorda e delibera obiettivi e azioni allineate con percorsi di Inclusione;

•     al termine dell’anno scolastico ne verifica i risultati

- Consiglio di Classe:

•    sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e dell’eventuale diagnosi clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia indica l’opportunità per l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di strumenti compensativi e misure dispensative

•    segnala gli studenti con BES  e predispone la programmazione di attività didattiche inclusive in base ai bisogni dello studente e della classe e nella quale segnala interventi di individualizzazione o di personalizzazione

•     comunica con la famiglia e con altre figure coinvolte

•     predispone il PDP come previsto da L.170/2010 e direttiva MIUR del 27.12.2013

•     elabora il PEI in presenza di certificazioni di disabilità (L.104/1992)

•     nel corso dell’anno monitora il piano di studi personalizzato

•     il coordinatore ne comunica gli esiti alla famiglia.

-GLO -Gruppo di Lavoro Operativo- (per ciascun alunno con certificato L.104/92)

•     definisce, redige il PEI e ne monitora l’applicazione

•    verifica il processo di Inclusione dello studente-classe

•     valuta e quantifica le ore di sostegno e altre misure o figure di supporto

•     predispone i previsti aggiornamenti/revisioni della documentazione

- GLI -Gruppo di Lavoro per l’Inclusione:

•     definisce il PAI;

•     supporta i docenti e i consigli di classe per l’attuazione dei PEI;

•     presentazione a fine anno di una valutazione complessiva degli interventi di inclusione con proposte di iniziative da rivolgere al Collegio Docenti.

A. STUDENTI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI E ALTRE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO- BES

I Disturbi Specifici di Apprendimento si dividono in: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia e riguardano abilità specifiche dell’apprendimento in alunni con capacità intellettive adeguate all’età.

Il PDP definisce, monitora e documenta, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educative e didattiche messe in atto per un percorso individualizzato e personalizzato predisponendo strumenti compensativi e dispensativi, così come previsto dalla Legge 170/92.

L’attivazione del PDP presuppone la delibera del Consiglio di classe, la firma del Dirigente, dei docenti, della Referente e della famiglia.

Le procedure di redazione del PDP per alunni con DSA accertati e di individuazioni di alunni a rischio sono gestite dal Coordinatore di classe.

Obiettivi

•     acquisizione di un maggior grado di consapevolezza dell’alunno con DSA o con BES e delle sue necessità

•     conoscenza e utilizzo di strategie e strumenti efficaci al successo scolastico

•     condivisione e gestione della problematica in relazione al disagio provato dall’alunno e dall’eventuale senso di inadeguatezza dell’insegnante

Redazione del PDP

Viene utilizzato il modello indicato dalla Referente per alunni con DSA.

Famiglia

•     Inoltrata la documentazione alla segreteria didattica all’atto dell’iscrizione o alla produzione della diagnosi, con o senza la richiesta di PDP.

•     L’assunzione di corresponsabilità del progetto educativo-didattico avviene nel momento della sottoscrizione.

Segreteria didattica

•     Informa le famiglie della possibilità di richiedere un PDP alla consegna della documentazione

•     informa i docenti dell’arrivo di una diagnosi e/o di una segnalazione dei servizi e dei certificati degli alunni.

Dirigente scolastico

•     prende visione dei PDP e li firma

B. STUDENTI CON ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

Individuazione:

•     Il Consiglio di classe esamina la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia

•     Il Consiglio di classe contatta la famiglia qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dello studente

Predisposizione PDP

•     Il Consiglio di classe predispone gli interventi educativo- didattici e le misure dispensative e compensative che ritiene opportune al processo inclusivo

•    in assenza di certificazione il  Consiglio di classe motiverà le decisioni assunte sul piano didattico e pedagogico. Il coordinatore può richiedere la consulenza di un esperto.

•     Il Consiglio di classe delibera l’attivazione del PDP

•    L’attivazione del PDP avviene solo in accordo con la famiglia

•    in caso di rifiuto la famiglia sottoscrive la non accettazione del Piano

C. AREA SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO

Tale tipologia di BES andranno individuate sulla base di elementi oggettivi.

AREA SVANTAGGIO LINGUISTICO E CULTURALE

Nel caso di alunni non madrelingua italiana e che non abbiano frequentato almeno 4 anni di scuola in Italia, il gruppo di lavoro di Intercultura redige uno specifico Protocollo di Accoglienza (sulla base della normativa vigente e sulla Dichiarazione dei Diritti Umani):

Fase I:

Segreteria:

•     assistenza alla famiglia nella compilazione della modulistica scolastica

•     raccolta documentazione relativa alla precedente scolarità

•     comunicazione al DS e al Gruppo interessato dell’avvenuta iscrizione

Fase II

Inserimento a scuola

•     Incontro presso la sede centrale dell’Istituto tra famiglia, DS e/o Gruppo Intercultura per raccogliere informazioni biografiche necessarie all’inserimento e all’integrazione nel nuovo contesto

•     compilazione del fascicolo personale

•     scelta del Plesso e accordo relativo alla data di inizio frequenza.

Fase III

Inserimento nella classe

•     Incontro tra famiglia, alunno e coordinatore di classe

•     presentazione alla classe nel momento dell’accoglienza

•     valutazione delle competenze linguistiche e trasversali

•     raccolta osservazioni e risultati prove per la stesura di una programmazione didattica

•     Eventuale attivazione di progetti L2 con insegnanti formati e di plesso

Possibilità di strutturare percorsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti

L’Istituto promuove corsi di formazione volti all’aggiornamento e alla valorizzazione dei docenti.

L’Istituto è membro del CTI (Centro Territoriale per l’Inclusione) col quale tiene rapporti istituzionalmente previsti, oltre che a partecipare agli incontri programmati e alle iniziative di formazione previste.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

L’Istituto adotta pratiche inclusive di valutazione volte ad incentivare la partecipazione scolastica e a evitare forme di emarginazione e discriminazione, sensibilizzando e affiancando:

•     ciascun Consiglio di classe  in relazione alle esigenze formative individuali/di classe emerse

•     ciascun insegnante nella condivisione di una valutazione mirata al monitoraggio e alla validazione dei passi da compiere nella programmazione didattica

•     gli studenti che, partecipando alla vita scolastica, hanno la possibilità di partecipare alla propria valutazione di rendimento e quindi alla realizzazione dei propri obiettivi di apprendimento.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

L’attività è mediata dal Referente per l’Inclusione  che funge da punto di riferimento di tutti gli attori coinvolti nel processo inclusivo.

Il piano organizzativo prevede:

•    il Consiglio di classe indirizza per la programmazione semplificata-curricolare o per il percorso differenziato: viene inviato modulo alla famiglia che lo restituisce compilato e firmato

•     nei primi due mesi dell’anno scolastico si rileva la condizione iniziale dello studente, nello specifico:

- caratteristiche socio relazionali e cognitive;

- capacità possedute;

- difficoltà di apprendimento dovute alla disabilità;

- possibilità di recupero

•     scheda di programmazione consegnata inviata ai docenti disciplinari

•     redazione collegiale del PEI- con annessa delibera di approvazione: la documentazione è notificata all’ULSS di pertinenza

•     scheda di monitoraggio e verifica intermedia del PEI da parte dei docenti disciplinari

•     verifica finale degli obiettivi del PEI

•    il Dirigente Scolastico presiede i gruppi di lavoro e coordina l’attuazione delle azioni con la collaborazione delle figure deputate.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Il ruolo ed il coinvolgimento delle famiglie al progetto scolastico è un contributo indispensabile: solo grazie ad un dialogo produttivo e un rapporto di fiducia consente di attuare un percorso mirato e rispondente al progetto di vita dello studente. A tale scopo è necessaria:

•     la condivisione di procedure nel percorso iniziale di accoglienza, nella fase di inserimento e di integrazione e per tutta la durata del percorso scolastico

•     la sottoscrizione comune dei Patti educativi previsti dall’istituto e la collegata responsabilità dei soggetti coinvolti

•     la calendarizzazione di incontri/colloqui mirati alla definizione del profilo studente e fino alla sottoscrizione comune della documentazione (PEI-PDP)

•     la partecipazione agli incontri di programmazione e verifica con l’Unità multidisciplinare dell’ULSS

•     la supervisione del percorso educativo con i referenti didattici e le opportune azioni di revisione/integrazione/miglioramento

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

A tale scopo è necessario predisporre percorsi e attività didattiche rispondenti al profilo di funzionamento dello studente e adatti anche al gruppo classe.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Priorità sarà l’impiego oculato delle risorse professionali in base alla specializzazione o all’esperienza in relazione alle diverse disabilità. Il processo di valorizzazione dovrà avere carattere trasversale e coinvolgere l’intera compagine scolastica, al fine di implementare la motivazione e la collaborazione in un’ottica di continuo miglioramento dell’Offerta formativa.

Elaborato dal GLI in data 06.06.2024

Deliberato dal Collegio Docenti in data 14.06.2024

 

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